Zuppa di fave siciliane per la cena dell’Epifania

Nel cuore della cucina siciliana esiste una pietanza umile e sontuosa al tempo stesso: la zuppa di fave, conosciuta anche come macco di fave. Preparata con ingredienti poveri ma carichi di significato, questa zuppa è l’abbraccio perfetto per la cena dell’Epifania, quando si chiudono le festività e si ritorna alla quotidianità.

Ingredienti per 4 persone

  • 300 g di fave secche decorticate
  • 1 cipolla bianca
  • 2 spicchi d’aglio
  • 1 ciuffo di finocchietto selvatico (o in alternativa bietole)
  • 3 cucchiai di olio extravergine di oliva
  • Sale q.b.
  • Pepe nero o peperoncino (facoltativo)
  • 1 foglia di alloro
  • Acqua q.b. (circa 1,2 litri)

Opzionali e consigliati:

  • Crostini di pane raffermo tostato
  • Un filo d’olio crudo per servire
  • Scorza grattugiata di limone o arancia bio

Il piatto che chiude le feste con calore e saggezza

Tradizionalmente servita nelle famiglie contadine dell’entroterra siciliano, rappresentava un rito propiziatorio e purificatore: le fave, coltivate fin dall’antichità, erano simbolo di prosperità e rinascita. Consumare un piatto caldo di macco il 6 gennaio, soprattutto accompagnato da verdure spontanee come le bietole o finocchietto selvatico, era un gesto di gratitudine verso la terra e di buon auspicio per l’anno agricolo.

Come preparare la zuppa perfetta passo dopo passo

  1. Ammollo e precottura delle fave

  • Sciacqua le fave secche sotto acqua corrente.
  • Metti in ammollo in acqua fredda per almeno 12 ore, cambiando l’acqua un paio di volte se possibile.
  • Scolale e trasferiscile in una pentola capiente con acqua fresca, la foglia d’alloro e un pizzico di sale.
  1. Cottura lenta e paziente

  • Porta a bollore, poi abbassa la fiamma.
  • Cuoci per circa 1 ora e 30 minuti, schiumando se necessario.
  • A metà cottura, aggiungi la cipolla affettata finemente e l’aglio schiacciato.

Trucco da chef: mescola spesso a fine cottura per far “spaccare” le fave e ottenere una crema rustica naturale senza frullatore.

  1. L’aroma del finocchietto

  • Negli ultimi 15 minuti, aggiungi il finocchietto selvatico tagliato a pezzi (o in alternativa le bietole o cicoria).
  • Regola di sale e pepe o aggiungi una spolverata di peperoncino se ti piace il piccante.

Come servirla come un siciliano DOC

  • Versa la zuppa ben calda nei piatti fondi o in ciotole di terracotta.
  • Completa con un filo d’olio a crudo, crostini croccanti o una fettina di pane tostato strofinato d’aglio.
  • Se vuoi un tocco gourmet, grattugia un po’ di scorza di limone o arancia: esalta il sapore erbaceo e rinfresca il palato.

Varianti della tradizione contadina

  1. Macco di fave con pasta

Aggiungi a fine cottura pasta corta (ditalini, tubetti, spezzati di spaghetti) e cuoci direttamente nella zuppa. È un primo piatto ricco e nutriente, tipico del dopoguerra.

  1. Macco con verdure miste

Aggiungi anche cavolo nero, catalogna, spinaci o cicoria selvatica per un effetto detox perfetto dopo le feste.

  1. Macco “moderno” con spezie

Dai un tocco orientale con curcuma, cumino e zenzero fresco grattugiato. Il risultato è sorprendentemente avvolgente.

Storia e curiosità della zuppa di fave

  • Era considerata cibo degli dei nell’antica Roma: le fave erano offerte alle divinità ctonie come Plutone.
  • Nell’antica Grecia, Pitagora ne vietava il consumo per motivi spirituali, mentre a Roma erano offerte durante i riti funebri.
  • In Sicilia, soprattutto nel Palermitano e nel Ragusano, il macco era piatto sacro per la festa di San Giuseppe.
  • Il nome “macco” deriva dal verbo “maccare”, che in siciliano significa schiacciare, rompere: si riferisce alla consistenza cremosa ottenuta naturalmente.

Benefici nutrizionali delle fave

  • Proteine vegetali: 26% circa
  • Ferro e magnesio: perfetti per l’inverno
  • Fibre: regolano intestino e sazietà
  • Poverissime di grassi
  • Ricche di folati: essenziali per sistema nervoso e gravidanza

Valori nutrizionali per porzione

Indicativi per una porzione con olio e verdure:

  • Energia: circa 280 kcal
  • Proteine: 13 g
  • Carboidrati: 30 g
  • Grassi: 8 g
  • Fibre: 11 g

Perché è perfetta per la sera dell’Epifania

La zuppa di fave è il comfort food ideale per l’Epifania:

  • Leggera ma saziante
  • Calda e aromatica
  • Rassicurante, dopo l’opulenza dei giorni precedenti
  • Perfetta per concludere un periodo di festa con un gesto simbolico di ritorno all’essenziale

La tradizione vuole che con questo piatto si “pulisca” simbolicamente lo stomaco, si faccia spazio per nuovi inizi, e si dia il benvenuto al nuovo anno agricolo.

Consigli dello chef

  • Usa fave decorticate siciliane (come quelle di Leonforte) per un risultato cremoso e autentico
  • Non avere fretta: la cottura lenta è il segreto della bontà
  • Abbi fiducia nella semplicità: niente brodo o soffritti complicati, il sapore viene dalla terra
  • Se avanza, il giorno dopo è ancora più buona, magari con una spruzzata di aceto di vino rosso

Abbinamenti consigliati

  • Vino: Bianco siciliano come Grillo o Inzolia, servito leggermente fresco
  • Pane: Nero di Tumminia o pane di semola casereccio
  • Dolce dopo: Frutta secca, arance o un quadratino di torrone bianco

Conclusione: un piatto che parla la lingua della terra

La zuppa di fave siciliane per l’Epifania non è solo un cibo, ma un racconto. Narra di mani che coltivano, di pentole sobbollenti, di silenzi condivisi a tavola. È la Sicilia autentica, che non ha bisogno di orpelli per stupire.

Offrila ai tuoi cari come chiusura delle festività e lasciala parlare: dirà più di mille brindisi.

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